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Ieri guardando un cielo lontano da me
mi sono ricordato che da testa a piedi,
lo sto gia toccando anch'io.

L'avrò pensato perchè durante questa settimana
mi sono sentito solo,
quel solo che lascia spazio a se stessi,
che fa sentire vivi e liberi,
quando ai miei occhi,
solo le vite degli altri meritavano libertà.

Quel solo che mi esime dalle regole,
dagli obblighi,
dalle paure.

quel solo che inala serenità nei polmoni.


Mi sono accanito così tanto ad inseguire la libertà
che quando l'ho afferrata e stretta,
neanche me ne sono accorto.

(ammesso ci sia stato un momento in cui l'ho afferrata, e che
non mi abbia accompagnato da sempre, mano nella mano.)



Volevo essere cielo,
mi preoccupavo di essere cielo,
ma avevo paura di non esserlo,
non meritarlo.

Da ragazzino,
sarei voluto essere come oggi mi vedo.

Dopo giorni di pessimismo grigio
è tornato quel raggio di sole
nel cuore.


La psicologa ha lanciato una pietra
contro lo specchio della malinconia piatta,
una frase breve:

"lei ha smesso di rischiare"



e la mia immobile esistenza
ha ripreso a camminare,
correre,


volare.



Possiamo davvero fare tutto a questo mondo,
trovato il tempo di rifiutare le regole altrui,
per curare le nostre.





your arsenyco.

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