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PAGINA.80

Una mia foto è finita sui quotidiani, 
tra le sezioni Spettacolo e Cultura
del "Roma" e il "Corriere della Sera",
nello stesso posto dove da piccino
i nonni mi compravano buste
piene di giocattoli e sorprese
sotto casa,
all'uscita della stazione.

Su carta grigia, stampata monocromo,
c'è una mia foto che guardandola,
mi ha reso fiero di essere accostato al settore cultura.

Durante questa stessa settimana,
una persona m'ha detto d'aver gradito
l'ultima pagina scritta (la 79),
perchè finalmente mi si vedeva prendere
fuori dai denti
una posizione netta.

E allora riguardo questo posso aggiungere,
che seppur non me la sento di sminuire altre categorie
fatte di linguaggi che forse non comprendo
(perchè riservo sempre a me stesso
il beneficio del dubbio e la relatività del mondo.)

Ce ne sono alcune che preferisco.

Diamo al popolo quel che è del popolo,
ed io il popolo lo rispetto tanto
da tollerare questo ambiente in cui sono immerso:

l'esasperazione del capitalismo,
che rende noi stessi un prodotto
misurabile in numeri e monete.

Banalmente ci offriamo
quello che meritiamo
e non quello di cui avremmo bisogno:


Prodotti,
soldi,
visibilità,
testi stantii,
una confort zone priva di fatica
a favore di uno scarso senso d'etica e morale.

I nuovi idoli
si comportano da giullari,
intrattenendo senza insegnare,
per vivere quieti, senza disturbo.

La politica stessa è corrotta da
una cura maniacale per l'immagine
dei premier che devono,
per essere eletti
in una società superficiale,
vendere l'estetica.

L'arte della comunicazione ci persuade,
chi oggi la conosce,
è capace di ingannare
un popolo che non è più
in grado
di riconoscere qualcosa
oltre la forma.


L'uomo non è nato
on l'obbligo d'essere sensibile
o superficiale,
o pigro,
o benevolo,
o violento.

ma gli idoli e il loro successo
che vedo qui attorno
mi destabilizzano.

Non parlo di frivolezze umane,
di ogni cosa che mi faccia
addentare la vita

sono ghiotto.

amo il modo in cui
oggi ci è concesso
pornografare la realtà,

ma la maniera goffa,
la superficialità di alcuni settori
responsabili della crescita umana
silenziosamente,
mi fa storcere
il naso.


Cosa significa crescita?

il raggiungimento del benessere, tramite denuncia.

E qui non c'è più denuncia,
attorno a me
solo complicità.


Anche il dibattito,
è diventato isteria
ed estetica.





your arsenyco.

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