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Torno ora da Parigi, (Louvre e Art Basel)
e a breve riparto per Firenze
dove approfitterò di alcuni capricci:
Medusa e Venere (agli Uffizi)
il primo di tutti.
Siamo stati tra ristoranti,
chiese, strade e musei,
ed ho pensato agli esseri umani.
A quello che ha fatto loro prima il bisogno,
e poi la noia.
Su questo pianeta abbiamo infatti fatto il possibile
per rendere l’attesa più piacevole.
Abbiamo pensato, disegnato, creato,
arredato e perfezionato (continuando a farlo)
tutto quello che può rendere a noi e agli altri
questo dramma meno invadente,
più velato.
Passiamo insieme del tempo
in luoghi
che abbiamo costruito, sempre più minuziosamente,
e che dell’attesa ci fanno dimenticare.
Ad ogni compleanno spendiamo candeline
tra baci, lacrime, applausi
festeggiando quanto bravi siamo stati
a riempire di cose il nostro tempo e quello altrui,
ricordandoci implicitamente
che un altro anno è passato in questo luogo,
in questo tempo,
in questo spazio.
Come ad un carcerato
si ricordano gli anni che mancano
noi teniamo a mente con felicità
quelli scontati.
Siamo di passaggio,
ma con enorme calore ci teniamo compagnia
stretti da questa condizione che vogliamo dimenticare.
abbiamo inventato il bello
perchè il brutto gia esisteva in natura.
Questo è l'essere umano:
la ricerca del bello e
una continua fuga
dall'attesa,
dalla noia.
your arsenyco.