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Ieri sera sono salito su un palcoscenico,
dopo una decina d'anni, 
per raccontare al pubblico
di come la danza abbia influenzato poi
le mie scelte artistiche
una volta allontanatomi da essa.

La risposta non è stata neanche troppo difficile:

La danza giusta, non insegna il solo muoversi
ma ricerca un motivo prima dell'azione.
Come arte non si limita alla tecnica,
ha bisogno di un pensiero 
per diventare consistente.

Così gia da bambini venivamo stimolati
a reinterpretare quotidiano e straordinario
attraverso teatro, luci, costumi, musiche, movimenti, estetiche..

Lì curavamo il modo di guardare,
toccare, ascoltare, gustare, odorare,
sentire il nostro mondo.

E quella sensibilità non la si può più dimenticare.



Siamo quello che ci è successo
e quello che è successo si riversa
in ogni nostra cosa,

nella danza
nella fotografia,
nel sesso,
nell'ordinario.

bisogna solo imparare a raccontarlo.
 
 
L'anima nasconde
più segni
di quanto il corpo
possa mostrare.





your arsenyco.

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