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A Pozzuoli, la prima figlia di un ferroviere di origini calabresi sposò il 15esimo figlio di una coppia del posto, restando inaspettatamente incinta.

Anni dopo, nello stesso quartiere della seconda casa in affitto di quella famiglia, qualcuno risarcito economicamente per un incidente stradale decise di aprire una scuola di danza.

Il primogenito di quella coppia, iniziò a frequentare su pressione della madre quella scuola di danza, gestita da un’amica d’infanzia del padre.

Iscrittosi a ragioneria per pressioni familiari anni dopo, riuscì a cambiare percorso di studi grazie all’amicizia che legava la sua famiglia a quella di un suo compagno di danza, iscrittosi al Liceo Artistico.

Qui le amicizie della scuola si intrecciarono con quelle della danza, e quel primogenito fu totalmente immerso in un clima artisticamente fertile.

 Dall’amicizia con un suo insegnante, e quella con una ragazza presentatagli al Liceo dai suoi compagni di danza, da modello scoprì la fotografia.
E per curiosità, quel primogenito decise come regalo per il suo 18esimo una macchina fotografica, che cominciò ad usare negli ambienti e con le persone a lui quotidiane, con un occhio influenzato dagli studi fatti fino ad ora:

pittura, scultura, danza, teatro.

In quello stesso 18esimo successe anche un’altra cosa però!
al posto di un piercing, venne convinto dalla famiglia a fare un tatuaggio, di cui presto si pentì e che decise dopo poco di coprire ma che, a copertura fatta, lo lasciò tutt’altro che contento.

Preso dallo sconforto pensai a come poter cancellare quel tatuaggio che non riuscivo a vedere allo specchio, e l’unico modo esistente non mi era economicamente possibile.
La rabbia mi fece rimboccare le maniche e iniziai a scattare qualcosa con quella camera che avevo deciso di farmi regalare, facendomi pagare.
La prima opportunità disponibile fu una piccolissima discoteca al centro storico della mia città… lì conobbi il bynight.

contemporaneamente a ciò, una delle ragazze conosciute al liceo mi presentò ad altre sue amiche che stavano progettando un magazine il cui lancio venne organizzato in un party molto in voga al tempo, di cui il fidanzato del fondatore del magazine era organizzatore.

Io poco dopo uscii dal progetto magazine, e il party alla quale partecipammo per il lancio si spaccò in due.
Una delle due parti decise di chiamarmi come fotografo ufficiale… da quel lato non c’era il fidanzato del fondatore del CEO del magazine, ero finito dall’altra parte,

ma lì trovai il mio primo amore, e insieme a lei affrontai la popolarità.

Il Liceo era già finito, superai i test d’ingresso fatti ad Architettura insieme ad alcune compagne di classe, ma poi decisi l’Accademia Di Belle Arti, grazie anche al supporto di quella ragazza che mi fece scoprire la fotografia.

Con l’Accademia cominciai ad affinare fotografia e video iniziando ad utilizzare anche software di post-produzioni

Con il bynight la mia rete di contatti si espandeva e riversava sul social

Con la danza iniziai a fotografare e postprodurre le mie idee

 

In seguito l’ambiente accademico e quello lavorativo del bynight mi fecero perdere interesse per il mondo della danza, che mi stava deludendo sempre più spesso.

 

 

 

 

 

Io ora sono qui,

Ho un party, un seguito, una sensibilità...
e non so quello che potrebbe succedermi ancora.

Perché in questi 20anni ho ascoltato, imparato, scritto, sentito, vissuto, fallito, ricordato e sognato cose che forse stanno solo aspettando il momento giusto per intrecciarsi.

Dire che non abbiamo controllo sulla vita potrebbe sembrare crudele, ma
è la presa di coscienza che più mi fa sentire leggero in questo mondo.

 

 

"Si dice che il minimo battito d’ali di una farfalla sia in grado di scatenare un uragano dall’altra parte del mondo."

 


in questo caso, quel battito fece cadere due persone dalla Vespa.

 

 

Siamo vittime della vita, ma non deve farci male.





your arsenyco.

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