Vai ai contenuti
PAGINA.4 PAGINA.4

PAGINA.4

È ormai un mese che scrivo.

Questa settimana sempre più frequente si è fatto avanti il pensiero di dover scavare oltre anche la fotografia.

Agli albori lo facevo ma non pensavo fosse parte così fondamentale per il mio percorso creativo...
ora che vi sto scrivendo invece, potete immaginare.

mi sono legato tanto ad una forma, allontanandomi da un concetto che può essere espresso in diversi modi:

 

lo straordinario, che si fa spazio nell’ordinario.
la poesia, dietro gli occhi di chi guarda.

 

 

  I piedi sporchi della madonna sulla tela di Caravaggio,


  La deposizione di Cristo interpretata da miserabili nella pellicola di Pasolini,


  La graziosa con gli occhi grandi color di foglia in Via del Campo nel testo di De Andre'.

 

 


Tutte persone ordinarie, umili, a tratti sudice, messe lì a rappresentare il divino in quella sciocca caricatura che è l'essere umano: grottesco, ironico, drammatico.


perchè ad inseguire una vita perfetta,
ci si lascia sfuggire una vita vera.


siamo esseri umani, e come scrisse Baricco, non siamo venuti al mondo per morire puliti.


Sono settimane che ho ripreso a scrivere anche solo per me stesso, ed ho riscoperto quello che sono capace di dire se solo mi fermo un attimo a rifletterci, ad ordinare le parole, scegliendo quelle che davvero mi assomigliano.

 

"l'arte è cosa mentale"


Disse invece Leonardo Da Vinci molto prima di me.


      ...ed io vorrei essere un'idea, molto più che una fotografia.





your arsenyco.

Lascia un commento

Nota che i commenti devono essere approvati prima della pubblicazione

Back to top