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Era il 2015 quando per Neomag scrissi queste poche parole, allegando foto scattate in quegli anni:

“Cieli immensi. [e immenso amore].

Forse è per questo che quando alzo gli occhi trovo ancora la forza di emozionarmi del poco che ho. 
accantono le paure di chi si sta affacciando al mondo, e intanto penso

il cielo è per sempre.”


il testo era accompagnato poi da una raccolta di cieli che stavo realizzando in quegli anni..

Cieli immensi era il titolo che decisi di dare come omaggio ad un testo di Lucio Battisti, canzone a cui poi, negli ultimi tempi ho dedicato anche un tatuaggio.

Incredibile come tutto pare perdersi negli anni, e invece riaffiori nelle piccole cose, lasciandoci scoprire di non esser poi troppo cambiati.

A quella canzone (I giardini di Marzo) di cui oggi sono innamorato, già 10 anni fa dedicavo qualcosa.

C’è qualcosa nelle persone che resta saldo.
Chi nasce tondo può morire quadrato, 
Ma il suo centro non cambierà mai.
 
 
 
 
Se pur può sembrare tutto fermo sui social, la situazione attuale è di grandi ritorni, e svolte.
Qualcosa sta succedendo,
Come acqua in pentola sento il petto fremere.

È tornato il teatro
È tornata la danza
Sono tornato io a pensare
a parlare, scrivere, scattare.

Non è pornografia, qui c’è Eros.


Quello da cui pensavo d’essere fuggito mi si è ripresentato, davanti.

Fanno giri immensi 
e poi 


ritornano.


nelle prossime foto, anche il cielo tornerà.





your arsenyco.

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